Al confine tra Umbria e Toscana, la fattoria Quintosapore ambisce ad essere l’azienda agricola più biodiversa al mondo, avendo 14 ettari di ortaggi con circa un migliaio di varietà diverse. L’origine è piuttosto interessante: Alessandro Giuggioli, che conduce l’azienda, è stato attore, regista e produttore e insieme ai suoi quattro fratelli, tra cui Livia Giuggioli Firth, imprenditrice della moda ecosostenibile, ha acquistato un notevole appezzamento di terreno adiacente alla casa di vacanze dei genitori.

Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo.

Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021).

In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso).

Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”

Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il Dr.Higa scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale.

Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina.

Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore.

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quintosapore —- l’azienda agricola più biodiversa al mondo

quintosapore —- imprenditrice della moda ecosostenibile

quintosapore —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio

quintosapore —– Al confine tra Umbria e Toscana, la fattoria Quintosapore ambisce ad essere l’azienda agricola più biodiversa al mondo, avendo 14 ettari di ortaggi con circa un migliaio di varietà diverse. L’origine è piuttosto interessante: Alessandro Giuggioli, che conduce l’azienda, è stato attore, regista e produttore e insieme ai suoi quattro fratelli, tra cui Livia Giuggioli Firth, imprenditrice della moda ecosostenibile, ha acquistato un notevole appezzamento di terreno adiacente alla casa di vacanze dei genitori…

quintosapore —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

PAROLA_CHIAVE —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

PAROLA_CHIAVE —– Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”…

PAROLA_CHIAVE —– Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il … scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale…

PAROLA_CHIAVE —– Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina…

PAROLA_CHIAVE —– Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore…

PAROLA_CHIAVE —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

quintosapore —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

quintosapore—– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

quintosapore —– Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”…

quintosapore—– Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il … scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale…

quintosapore —– Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina…

quintosapore—– Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore…

quintosapore —– Al confine tra Umbria e Toscana, la fattoria Quintosapore ambisce ad essere l’azienda agricola più biodiversa al mondo, avendo 14 ettari di ortaggi con circa un migliaio di varietà diverse. L’origine è piuttosto interessante: Alessandro Giuggioli, che conduce l’azienda, è stato attore, regista e produttore e insieme ai suoi quattro fratelli, tra cui Livia Giuggioli Firth, imprenditrice della moda ecosostenibile, ha acquistato un notevole appezzamento di terreno adiacente alla casa di vacanze dei genitori…

quintosapore —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

PAROLA_CHIAVE —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

PAROLA_CHIAVE —– Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”…

PAROLA_CHIAVE —– Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il … scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale…

PAROLA_CHIAVE —– Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina…

PAROLA_CHIAVE —– Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore…

PAROLA_CHIAVE —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

quintosapore —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

quintosapore—– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

quintosapore —– Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”…

quintosapore—– Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il … scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale…

quintosapore —– Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina…

quintosapore—– Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore…

quintosapore —– Al confine tra Umbria e Toscana, la fattoria Quintosapore ambisce ad essere l’azienda agricola più biodiversa al mondo, avendo 14 ettari di ortaggi con circa un migliaio di varietà diverse. L’origine è piuttosto interessante: Alessandro Giuggioli, che conduce l’azienda, è stato attore, regista e produttore e insieme ai suoi quattro fratelli, tra cui Livia Giuggioli Firth, imprenditrice della moda ecosostenibile, ha acquistato un notevole appezzamento di terreno adiacente alla casa di vacanze dei genitori…

quintosapore —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

PAROLA_CHIAVE —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

PAROLA_CHIAVE —– Attività importantissima è poi quella di ricercare “nuove varietà più resistenti alle malattie, al caldo, al freddo… alcune le creiamo noi stessi, ma sempre con il metodo naturale e biologico dell’impollinazione naturale. Il nostro è quindi anche un lavoro di ricerca, volto soprattutto a creare incroci in grado di resistere ai cambiamenti climatici.”…

PAROLA_CHIAVE —– Così dall’Aglione del Re si passa al Tomatillo, alle infinite varietà di pomodori (Sart Rolois, Stripped Stuffer, Black Beauty e molti altri)  ai friggitelli viola, al cocomero bianco, all’okra (in estate). Ricevere un pacco di Quintosapore provoca un senso di sorpresa e meraviglia. A Quintosapore si provano anche nuove tecniche di coltivazione naturale, come la tecnologia EM (Microorganismi Effettivi). Nel 1982, durante alcuni studi sui prodotti chimici per l’agricoltura, il … scoprì che diversi microorganismi combinati fra loro producevano un effetto decisamente migliore e in maniera del tutto naturale…

PAROLA_CHIAVE —– Tutto questo si può seguire su il profilo Facebook di Quintosapore oppure ci si può recare direttamente nella fattoria a Città della Pieve per  fare una passeggiata per i campi con le spiegazioni dello stesso Alessandro o provare a pranzo o cena i prodotti raccolti la mattina…

PAROLA_CHIAVE —– Ma naturalmente Quintosapore ha anche un servizio di delivery, riuscendo a raggiungere tutta Italia, con il fresco, l’Europa e anche oltre con conserve, olio e vino. Il packaging è sostenibile, compostabile e affidabile. A Città delle Pieve si possono acquistare i prodotti nel negozio Quintosapore…

PAROLA_CHIAVE —– Alessandro Giuggioli ha deciso quindi di creare l’azienda agricola, occupandosene prima da solo e poi assumendo dipendenti. L’ interesse per la terra l’aveva avuto già da bambino e soprattutto è sempre stato un collezionista di semi, che ha continuato a raccogliere anche nei suoi viaggi per il mondo…

PAROLA_CHIAVE —– Le tecniche di coltivazione usate sono soprattutto quelle dell’agricoltura biologica e in misura minore di quella biodinamica e della permacultura. Secondo Alessandro,”per chi si affaccia oggi al mondo dell’agricoltura è impensabile non affidarsi al biologico. Tuttavia, è purtroppo vero che non sono molte – almeno in Italia – le aziende veramente biologiche, quelle che come noi “ci credono”, che vedono il biologico anche come un obbiettivo etico e filosofico da perseguire. È risaputo che molte fanno solo finta di esserlo…” (Webnovo “Quintosapore, gli attivisti della biodiversità 4/08/2021)…

quintosapore —– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

quintosapore—– In azienda sono presenti anche sette cultivar di olive e l’olio, analizzato, ha mostrato una quasi assenza di acidità e perossidi,  che è raro trovare. Nei terreni acquistati inoltre era presente una vigna molto vecchia, che i Giuggioli invece di estirpare hanno scelto di mantenere, scoprendo che l’uva è una rarità italiana, il “Malmaturo” così  chiamata per i grappoli rossi e verdi, da cui si ricava un bianco prodotto in Italia solo da Quintosapore (ora anche il rosso)…

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