A Barge, in provincia di Cuneo, in una zona tradizionalmente agricola, la Cascina settecentesca “La Canarina” ha visto il susseguirsi di generazioni di agricoltori dediti soprattutto all’orticoltura e frutticoltura, con animali annessi. Nella seconda metà del Novecento l’allevamento di polli, conigli e faraone è diventato predominante, anche perché i prezzi dei prodotti agricoli venduti ai grossisti erano diventati troppo bassi. Si iniziò anche a vendere la carne direttamente al mercato di Pinerolo.

Dell’azienda agricola “La Canarina” si occupa oggi il giovane Enrico Perassi, insieme alla moglie Noemi, che ha scelto di mantenere i metodi del tradizionale allevamento rurale, di quando i polli si tenevano per la famiglia del contadino. Ha però ampliato i canali di vendita diretta, aprendo una macelleria a Pinerolo, e facendo personalmente le consegne a domicilio a Torino e provincia, una volta a settimana.

Un tempo le galline erano lasciate libere per il cortile della fattoria e si alimentavano con quello che trovavano. L’aumento della domanda ha reso questo impossibile e già dai primi anni Sessanta in Italia sono sorte le grandi aziende di allevamento intensivo, in batteria o in capannoni.polletti

Per Enrico Perassi le galline devono crescere all’aria aperta e per questo nel cortile della sua cascina ha creato dei recinti, ognuno di 500 mq, in cui ogni animale ha almeno 10 mq a disposizione, mentre la legge consente, al chiuso, 10 galline in un mq. Naturalmente vi sono anche stalle, per i pulcini, che devono restare al caldo e per quando piove ma l’aria fresca è necessaria. L’alimentazione è costituita in stagione estiva da erba fresca e mais autoctono sbriciolato e dato 1-2 volte al giorno. Il mangime dei più piccoli viene preparato da un mangimista del posto con grano, soia e vitamine (il primo mese di vita). Una volta raggiunti i 6-7 etti si inizia l’alimentazione classica.

La crescita deve essere lenta, l’allevamento nella cascina dura da 120 a 180 giorni e questa è un’altra grossa differenza rispetto ai polli industriali che hanno una vita media di 35-45 giorni. Negli allevamenti intensivi predomina il broiler, termine inglese riferito a un animale derivato da vari incroci che aumenta di peso a vista d’occhio in poche settimane a fronte di una quantità relativamente contenuta di mangime. Il broiler è quello che si vende al supermercato, che piace ai consumatori  anche perché ha una carne tenera e veloce da cuocere.

La differenza con i polli a crescita lenta riguarda le qualità organolettiche: “la carne dei polli a lento accrescimento è un prodotto di buon sapore e con indubbi pregi nutrizionali, ma più costoso rispetto al broiler, e soprattutto non corrisponde alle richieste del consumatore, ormai abituato a considerare il pollo come un alimento dalla carne molto tenera da preparare velocemente, e quindi a preferire petti o preparati già insaporiti.” (Paola Emilia Cicerone, “Il Fatto Alimentare” 8/03/2016).

Il costo più alto (nel caso de “La Canarina” non di molto) è  dovuto al periodo più lungo e alla qualità dell’alimentazione, le condizioni di vita della galline sono infinitamente migliori e questo si ripercuote sulla qualità della carne, senza che i tempi di cottura siano molto più lunghi. In ogni caso bisogna sempre applicare il pensiero di Carlo Petrini: “poca carne ma buona”.

Realtà come quelle della cascina “La Canarina” non sono numerose e vengono dallo Stato equiparate alle grandi aziende.  Infatti l’azienda del signor Perassi è piccola ma ha le stesse spese sanitarie e regole burocratiche delle grandi aziende, pur avendo un centesimo dei loro polli.

Non è  peraltro neanche semplice convincere i clienti che il costo superiore è dovuto proprio alla differenza tra pollo a crescita lenta e pollo industriale anche perché i consumatori non vengono messi a conoscenza dei processi produttivi e di come ci possano essere alternative di gusto e qualità, al di fuori dei canali di distribuzione consueti.

www.polliallevatiaterra.it

Azienda agricola La Canarina

Via Crocetta, 20, 12032 Barge CN

la.canarina@libero.it,

telefono: 348 2468479



 

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polli — Nella seconda metà del Novecento l’allevamento di polli, conigli e faraone è diventato predominante

polli — Per Enrico Perassi le galline devono crescere all’aria aperta

polli — la crescita deve essere lenta, l’allevamento nella cascina dura da 120 a 180 giorni

polli —– A Barge, in provincia di Cuneo, in una zona tradizionalmente agricola, la Cascina settecentesca “La Canarina” ha visto il susseguirsi di generazioni di agricoltori dediti soprattutto all’orticoltura e frutticoltura, con animali annessi. Nella seconda metà del Novecento l’allevamento di polli, conigli e faraone è diventato predominante, anche perché i prezzi dei prodotti agricoli venduti ai grossisti erano diventati troppo bassi. Si iniziò anche a vendere la carne direttamente al mercato di Pinerolo…

polli—– Dell’azienda agricola “La Canarina” si occupa oggi il giovane Enrico Perassi, insieme alla moglie Noemi, che ha scelto di mantenere i metodi del tradizionale allevamento rurale, di quando i polli si tenevano per la famiglia del contadino. Ha però ampliato i canali di vendita diretta, aprendo una macelleria a Pinerolo, e facendo personalmente le consegne a domicilio a Torino e provincia, una volta a settimana…

polli —–Un tempo le galline erano lasciate libere per il cortile della fattoria e si alimentavano con quello che trovavano. L’aumento della domanda ha reso questo impossibile e già dai primi anni Sessanta in Italia sono sorte le grandi aziende di allevamento intensivo, in batteria o in capannoni…

polli—– Per Enrico Perassi le galline devono crescere all’aria aperta e per questo nel cortile della sua cascina ha creato dei recinti, ognuno di 500 mq, in cui ogni animale ha almeno 10 mq a disposizione, mentre la legge consente, al chiuso, 10 galline in un mq. Naturalmente vi sono anche stalle, per i pulcini, che devono restare al caldo e per quando piove ma l’aria fresca è necessaria. L’alimentazione è costituita in stagione estiva da erba fresca e mais autoctono sbriciolato e dato 1-2 volte al giorno. Il mangime dei più piccoli viene preparato da un mangimista del posto con grano, soia e vitamine (il primo mese di vita). Una volta raggiunti i 6-7 etti si inizia l’alimentazione classica…

polli —– La crescita deve essere lenta, l’allevamento nella cascina dura da 120 a 180 giorni e questa è un’altra grossa differenza rispetto ai polli industriali che hanno una vita media di 35-45 giorni. Negli allevamenti intensivi predomina il broiler, termine inglese riferito a un animale derivato da vari incroci che aumenta di peso a vista d’occhio in poche settimane a fronte di una quantità relativamente contenuta di mangime. Il broiler è quello che si vende al supermercato, che piace ai consumatori  anche perché ha una carne tenera e veloce da cuocere…

polli—– La differenza con i polli a crescita lenta riguarda le qualità organolettiche: “la carne dei polli a lento accrescimento è un prodotto di buon sapore e con indubbi pregi nutrizionali, ma più costoso rispetto al broiler, e soprattutto non corrisponde alle richieste del consumatore, ormai abituato a considerare il pollo come un alimento dalla carne molto tenera da preparare velocemente, e quindi a preferire petti o preparati già insaporiti.” (Paola Emilia Cicerone, “Il Fatto Alimentare” 8/03/2016)…

polli —– Il costo più alto (nel caso de “La Canarina” non di molto) è  dovuto al periodo più lungo e alla qualità dell’alimentazione, le condizioni di vita della galline sono infinitamente migliori e questo si ripercuote sulla qualità della carne, senza che i tempi di cottura siano molto più lunghi. In ogni caso bisogna sempre applicare il pensiero di Carlo Petrini: “poca carne ma buona”…

polli—– Realtà come quelle della cascina “La Canarina” non sono numerose e vengono dallo Stato equiparate alle grandi aziende.  Infatti l’azienda del signor Perassi è piccola ma ha le stesse spese sanitarie e regole burocratiche delle grandi aziende, pur avendo un centesimo dei loro polli…

polli —– INon è  peraltro neanche semplice convincere i clienti che il costo superiore è dovuto proprio alla differenza tra pollo a crescita lenta e pollo industriale anche perché i consumatori non vengono messi a conoscenza dei processi produttivi e di come ci possano essere alternative di gusto e qualità, al di fuori dei canali di distribuzione consueti…

polli —– A Barge, in provincia di Cuneo, in una zona tradizionalmente agricola, la Cascina settecentesca “La Canarina” ha visto il susseguirsi di generazioni di agricoltori dediti soprattutto all’orticoltura e frutticoltura, con animali annessi. Nella seconda metà del Novecento l’allevamento di polli, conigli e faraone è diventato predominante, anche perché i prezzi dei prodotti agricoli venduti ai grossisti erano diventati troppo bassi. Si iniziò anche a vendere la carne direttamente al mercato di Pinerolo…

polli—– Dell’azienda agricola “La Canarina” si occupa oggi il giovane Enrico Perassi, insieme alla moglie Noemi, che ha scelto di mantenere i metodi del tradizionale allevamento rurale, di quando i polli si tenevano per la famiglia del contadino. Ha però ampliato i canali di vendita diretta, aprendo una macelleria a Pinerolo, e facendo personalmente le consegne a domicilio a Torino e provincia, una volta a settimana…

polli —–Un tempo le galline erano lasciate libere per il cortile della fattoria e si alimentavano con quello che trovavano. L’aumento della domanda ha reso questo impossibile e già dai primi anni Sessanta in Italia sono sorte le grandi aziende di allevamento intensivo, in batteria o in capannoni…

polli—– Per Enrico Perassi le galline devono crescere all’aria aperta e per questo nel cortile della sua cascina ha creato dei recinti, ognuno di 500 mq, in cui ogni animale ha almeno 10 mq a disposizione, mentre la legge consente, al chiuso, 10 galline in un mq. Naturalmente vi sono anche stalle, per i pulcini, che devono restare al caldo e per quando piove ma l’aria fresca è necessaria. L’alimentazione è costituita in stagione estiva da erba fresca e mais autoctono sbriciolato e dato 1-2 volte al giorno. Il mangime dei più piccoli viene preparato da un mangimista del posto con grano, soia e vitamine (il primo mese di vita). Una volta raggiunti i 6-7 etti si inizia l’alimentazione classica…

polli —– La crescita deve essere lenta, l’allevamento nella cascina dura da 120 a 180 giorni e questa è un’altra grossa differenza rispetto ai polli industriali che hanno una vita media di 35-45 giorni. Negli allevamenti intensivi predomina il broiler, termine inglese riferito a un animale derivato da vari incroci che aumenta di peso a vista d’occhio in poche settimane a fronte di una quantità relativamente contenuta di mangime. Il broiler è quello che si vende al supermercato, che piace ai consumatori  anche perché ha una carne tenera e veloce da cuocere…

polli—– La differenza con i polli a crescita lenta riguarda le qualità organolettiche: “la carne dei polli a lento accrescimento è un prodotto di buon sapore e con indubbi pregi nutrizionali, ma più costoso rispetto al broiler, e soprattutto non corrisponde alle richieste del consumatore, ormai abituato a considerare il pollo come un alimento dalla carne molto tenera da preparare velocemente, e quindi a preferire petti o preparati già insaporiti.” (Paola Emilia Cicerone, “Il Fatto Alimentare” 8/03/2016)…

polli —– Il costo più alto (nel caso de “La Canarina” non di molto) è  dovuto al periodo più lungo e alla qualità dell’alimentazione, le condizioni di vita della galline sono infinitamente migliori e questo si ripercuote sulla qualità della carne, senza che i tempi di cottura siano molto più lunghi. In ogni caso bisogna sempre applicare il pensiero di Carlo Petrini: “poca carne ma buona”…

polli—– Realtà come quelle della cascina “La Canarina” non sono numerose e vengono dallo Stato equiparate alle grandi aziende.  Infatti l’azienda del signor Perassi è piccola ma ha le stesse spese sanitarie e regole burocratiche delle grandi aziende, pur avendo un centesimo dei loro polli…

polli —– INon è  peraltro neanche semplice convincere i clienti che il costo superiore è dovuto proprio alla differenza tra pollo a crescita lenta e pollo industriale anche perché i consumatori non vengono messi a conoscenza dei processi produttivi e di come ci possano essere alternative di gusto e qualità, al di fuori dei canali di distribuzione consueti…

polli —– A Barge, in provincia di Cuneo, in una zona tradizionalmente agricola, la Cascina settecentesca “La Canarina” ha visto il susseguirsi di generazioni di agricoltori dediti soprattutto all’orticoltura e frutticoltura, con animali annessi. Nella seconda metà del Novecento l’allevamento di polli, conigli e faraone è diventato predominante, anche perché i prezzi dei prodotti agricoli venduti ai grossisti erano diventati troppo bassi. Si iniziò anche a vendere la carne direttamente al mercato di Pinerolo…

polli—– Dell’azienda agricola “La Canarina” si occupa oggi il giovane Enrico Perassi, insieme alla moglie Noemi, che ha scelto di mantenere i metodi del tradizionale allevamento rurale, di quando i polli si tenevano per la famiglia del contadino. Ha però ampliato i canali di vendita diretta, aprendo una macelleria a Pinerolo, e facendo personalmente le consegne a domicilio a Torino e provincia, una volta a settimana…

polli —–Un tempo le galline erano lasciate libere per il cortile della fattoria e si alimentavano con quello che trovavano. L’aumento della domanda ha reso questo impossibile e già dai primi anni Sessanta in Italia sono sorte le grandi aziende di allevamento intensivo, in batteria o in capannoni…

polli—– Per Enrico Perassi le galline devono crescere all’aria aperta e per questo nel cortile della sua cascina ha creato dei recinti, ognuno di 500 mq, in cui ogni animale ha almeno 10 mq a disposizione, mentre la legge consente, al chiuso, 10 galline in un mq. Naturalmente vi sono anche stalle, per i pulcini, che devono restare al caldo e per quando piove ma l’aria fresca è necessaria. L’alimentazione è costituita in stagione estiva da erba fresca e mais autoctono sbriciolato e dato 1-2 volte al giorno. Il mangime dei più piccoli viene preparato da un mangimista del posto con grano, soia e vitamine (il primo mese di vita). Una volta raggiunti i 6-7 etti si inizia l’alimentazione classica…

polli —– La crescita deve essere lenta, l’allevamento nella cascina dura da 120 a 180 giorni e questa è un’altra grossa differenza rispetto ai polli industriali che hanno una vita media di 35-45 giorni. Negli allevamenti intensivi predomina il broiler, termine inglese riferito a un animale derivato da vari incroci che aumenta di peso a vista d’occhio in poche settimane a fronte di una quantità relativamente contenuta di mangime. Il broiler è quello che si vende al supermercato, che piace ai consumatori  anche perché ha una carne tenera e veloce da cuocere…

polli—– La differenza con i polli a crescita lenta riguarda le qualità organolettiche: “la carne dei polli a lento accrescimento è un prodotto di buon sapore e con indubbi pregi nutrizionali, ma più costoso rispetto al broiler, e soprattutto non corrisponde alle richieste del consumatore, ormai abituato a considerare il pollo come un alimento dalla carne molto tenera da preparare velocemente, e quindi a preferire petti o preparati già insaporiti.” (Paola Emilia Cicerone, “Il Fatto Alimentare” 8/03/2016)…

polli —– Il costo più alto (nel caso de “La Canarina” non di molto) è  dovuto al periodo più lungo e alla qualità dell’alimentazione, le condizioni di vita della galline sono infinitamente migliori e questo si ripercuote sulla qualità della carne, senza che i tempi di cottura siano molto più lunghi. In ogni caso bisogna sempre applicare il pensiero di Carlo Petrini: “poca carne ma buona”…

polli—– Realtà come quelle della cascina “La Canarina” non sono numerose e vengono dallo Stato equiparate alle grandi aziende.  Infatti l’azienda del signor Perassi è piccola ma ha le stesse spese sanitarie e regole burocratiche delle grandi aziende, pur avendo un centesimo dei loro polli…

polli —– INon è  peraltro neanche semplice convincere i clienti che il costo superiore è dovuto proprio alla differenza tra pollo a crescita lenta e pollo industriale anche perché i consumatori non vengono messi a conoscenza dei processi produttivi e di come ci possano essere alternative di gusto e qualità, al di fuori dei canali di distribuzione consueti…