I ravioles o raviolas non hanno nulla a che vedere con i ravioli, ma sono gnocchi tipici delle valli occitane montane in provincia di Cuneo, la Val Varaita e la Val Maira. Il nome deriva dal gesto di far rotolare (in piemontese si dice raviulè) sull’asse di lavoro i pezzi dell’impasto in modo da conferire loro la tipica forma affusolata.

Un ingrediente importante di questi gnocchi è il toumin dal Mel, Presidio Slow Food che ne ricorda anche le origini: “nel 1895 due donne particolarmente intraprendenti decisero di interrompere la produzione del burro (che era difficile da vendere e da conservare) e iniziarono a produrre tome a latte intero. Scelsero anche un formato più piccolo rispetto alle tradizionali tome vaccine.

Il toumin ebbe un successo immediato: dalla loro frazione (la più alta del Comune di Frassino) si diffuse nei paesi vicini, diventando la principale fonte di reddito della valle per almeno 100 anni. Il mercato di Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin per rivenderli nel Cuneese e nel Saluzzese. Di qui il nome del formaggio: toumin dal Mel.”

Si tratta di un formaggio con crosta, a pasta molle, che nei ravioles viene aggiunto alle patate lesse, alla farina e all’uovo. La preparazione è come quella degli gnocchi tradizionali, bisogna solo alla fine far rotolare i cilindretti dell’impasto. Il condimento tradizionale è con burro, panna e formaggio fuso (è pur sempre un piatto di montagna).

Un’altra valle montana della provincia di Cuneo, la Valle Stura che si collega alla Francia attraverso il Colle della Maddalena, è legata a una pasta fatta a mano locale, quella dei cruset o crouset.

ravioles

L’impasto è composto di farina, acqua, eventualmente un uovo. Una volta lavorato, l’impasto va diviso in tanti rotolini da tagliare in piccoli pezzi, ognuno dei quali deve essere incavato con il pollice e capovolto, in modo da ottenere una forma simile alle orecchiette. Il condimento tradizionale è a base di porri e patate oppure con la bagna grisa che è un sugo con pezzetti di formaggio stagionato e panna, che si sciolgono nel soffritto di cipolla, aglio e latte.

 

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ravioles—- Un ingrediente importante di questi gnocchi è il toumin dal Mel

ravioles—- la Valle Stura si collega alla Francia attraverso il Colle della Maddalena

ravioles—– Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin

ravioles—– I ravioles o raviolas non hanno nulla a che vedere con i ravioli, ma sono gnocchi tipici delle valli occitane montane in provincia di Cuneo, la Val Varaita e la Val Maira. Il nome deriva dal gesto di far rotolare (in piemontese si dice raviulè) sull’asse di lavoro i pezzi dell’impasto in modo da conferire loro la tipica forma affusolata…

ravioles—– Un ingrediente importante di questi gnocchi è il toumin dal Mel, Presidio Slow Food che ne ricorda anche le origini: “nel 1895 due donne particolarmente intraprendenti decisero di interrompere la produzione del burro (che era difficile da vendere e da conservare) e iniziarono a produrre tome a latte intero. Scelsero anche un formato più piccolo rispetto alle tradizionali tome vaccine…

ravioles—– Il toumin ebbe un successo immediato: dalla loro frazione (la più alta del Comune di Frassino) si diffuse nei paesi vicini, diventando la principale fonte di reddito della valle per almeno 100 anni. Il mercato di Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin per rivenderli nel Cuneese e nel Saluzzese. Di qui il nome del formaggio: toumin dal Mel.”…

ravioles—– Si tratta di un formaggio con crosta, a pasta molle, che nei ravioles viene aggiunto alle patate lesse, alla farina e all’uovo. La preparazione è come quella degli gnocchi tradizionali, bisogna solo alla fine far rotolare i cilindretti dell’impasto. Il condimento tradizionale è con burro, panna e formaggio fuso (è pur sempre un piatto di montagna)…

ravioles—– Un’altra valle montana della provincia di Cuneo, la Valle Stura che si collega alla Francia attraverso il Colle della Maddalena, è legata a una pasta fatta a mano locale, quella dei cruset o crouset…

ravioles—– L’impasto è composto di farina, acqua, eventualmente un uovo. Una volta lavorato, l’impasto va diviso in tanti rotolini da tagliare in piccoli pezzi, ognuno dei quali deve essere incavato con il pollice e capovolto, in modo da ottenere una forma simile alle orecchiette. Il condimento tradizionale è a base di porri e patate oppure con la bagna grisa che è un sugo con pezzetti di formaggio stagionato e panna, che si sciolgono nel soffritto di cipolla, aglio e latte….

ravioles—– I ravioles o raviolas non hanno nulla a che vedere con i ravioli, ma sono gnocchi tipici delle valli occitane montane in provincia di Cuneo, la Val Varaita e la Val Maira. Il nome deriva dal gesto di far rotolare (in piemontese si dice raviulè) sull’asse di lavoro i pezzi dell’impasto in modo da conferire loro la tipica forma affusolata…

ravioles—– Un ingrediente importante di questi gnocchi è il toumin dal Mel, Presidio Slow Food che ne ricorda anche le origini: “nel 1895 due donne particolarmente intraprendenti decisero di interrompere la produzione del burro (che era difficile da vendere e da conservare) e iniziarono a produrre tome a latte intero. Scelsero anche un formato più piccolo rispetto alle tradizionali tome vaccine…

ravioles—– Il toumin ebbe un successo immediato: dalla loro frazione (la più alta del Comune di Frassino) si diffuse nei paesi vicini, diventando la principale fonte di reddito della valle per almeno 100 anni. Il mercato di Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin per rivenderli nel Cuneese e nel Saluzzese. Di qui il nome del formaggio: toumin dal Mel.”…

ravioles—– Si tratta di un formaggio con crosta, a pasta molle, che nei ravioles viene aggiunto alle patate lesse, alla farina e all’uovo. La preparazione è come quella degli gnocchi tradizionali, bisogna solo alla fine far rotolare i cilindretti dell’impasto. Il condimento tradizionale è con burro, panna e formaggio fuso (è pur sempre un piatto di montagna)…

ravioles—– Un’altra valle montana della provincia di Cuneo, la Valle Stura che si collega alla Francia attraverso il Colle della Maddalena, è legata a una pasta fatta a mano locale, quella dei cruset o crouset…

ravioles—– L’impasto è composto di farina, acqua, eventualmente un uovo. Una volta lavorato, l’impasto va diviso in tanti rotolini da tagliare in piccoli pezzi, ognuno dei quali deve essere incavato con il pollice e capovolto, in modo da ottenere una forma simile alle orecchiette. Il condimento tradizionale è a base di porri e patate oppure con la bagna grisa che è un sugo con pezzetti di formaggio stagionato e panna, che si sciolgono nel soffritto di cipolla, aglio e latte….

PAROLA_CHIAVE—– I ravioles o raviolas non hanno nulla a che vedere con i ravioli, ma sono gnocchi tipici delle valli occitane montane in provincia di Cuneo, la Val Varaita e la Val Maira. Il nome deriva dal gesto di far rotolare (in piemontese si dice raviulè) sull’asse di lavoro i pezzi dell’impasto in modo da conferire loro la tipica forma affusolata…

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PAROLA_CHIAVE—– Si tratta di un formaggio con crosta, a pasta molle, che nei ravioles viene aggiunto alle patate lesse, alla farina e all’uovo. La preparazione è come quella degli gnocchi tradizionali, bisogna solo alla fine far rotolare i cilindretti dell’impasto. Il condimento tradizionale è con burro, panna e formaggio fuso (è pur sempre un piatto di montagna)…

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PAROLA_CHIAVE—– Il toumin ebbe un successo immediato: dalla loro frazione (la più alta del Comune di Frassino) si diffuse nei paesi vicini, diventando la principale fonte di reddito della valle per almeno 100 anni. Il mercato di Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin per rivenderli nel Cuneese e nel Saluzzese. Di qui il nome del formaggio: toumin dal Mel.”…

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PAROLA_CHIAVE—– Un ingrediente importante di questi gnocchi è il toumin dal Mel, Presidio Slow Food che ne ricorda anche le origini: “nel 1895 due donne particolarmente intraprendenti decisero di interrompere la produzione del burro (che era difficile da vendere e da conservare) e iniziarono a produrre tome a latte intero. Scelsero anche un formato più piccolo rispetto alle tradizionali tome vaccine…

PAROLA_CHIAVE—– Il toumin ebbe un successo immediato: dalla loro frazione (la più alta del Comune di Frassino) si diffuse nei paesi vicini, diventando la principale fonte di reddito della valle per almeno 100 anni. Il mercato di Melle divenne il luogo più importante per chi voleva acquistare i toumin per rivenderli nel Cuneese e nel Saluzzese. Di qui il nome del formaggio: toumin dal Mel.”…

PAROLA_CHIAVE—– Si tratta di un formaggio con crosta, a pasta molle, che nei ravioles viene aggiunto alle patate lesse, alla farina e all’uovo. La preparazione è come quella degli gnocchi tradizionali, bisogna solo alla fine far rotolare i cilindretti dell’impasto. Il condimento tradizionale è con burro, panna e formaggio fuso (è pur sempre un piatto di montagna)…

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