A nuovi modelli produttivi corrispondono anche diversi modelli distributivi: le CSA o comunità  che sostengono l’agricoltura sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Canada e da qualche anno hanno iniziato a sorgere anche in Italia. Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti. La produzione viene pagata in anticipo e una volta determinato il numero di clienti il contenuto delle cassette può essere pianificato in modo esatto. Inoltre si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola.

A Rossana, in Val Varaita, in provincia di  Cuneo nel dicembre 2020 è stata lanciata in un’assemblea locale una delle prime CSA piemontesi “Cresco”, che si è posta due obiettivi: “Produrre cibo sano e biologico attorno a una comunità, secondo meccanismi di mutualismo e solidarietà, e recuperare terreni abbandonati, anche nel tentativo di tutelare suolo e biodiversità e fermare lo spopolamento delle aree interne”, secondo le parole di Pietro Cigna, co-fondatore, insieme a Lorenzo Barra, della Csa.

Sono entrambi giovani e della provincia di Cuneo, con interessanti esperienze di vita: Lorenzo, informatico ha fatto anche il cuoco e ha viaggiato in tutto il mondo, Pietro, sempre viaggiando ha conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione e la magistrale in ambito ambientale. Hanno deciso di fermarsi a Rossana, una località montana il cui territorio si estende tra i 500 e i 1300 metri di altitudine.

Hanno iniziato affittando terreni (un ettaro in tutto) e coltivando ortaggi a 500 metri, a Rossana, a 700 metri a Melle, e frutti di bosco a 900 metri, (mirtilli, uva spina, ribes, fragole). La ragione che li ha spinti era quella di sperimentare un’agricoltura diversa, più in linea con gli ecosistemi, in armonia con la natura e di realizzare una economia senza profitti ma solo finalizzata a coprire i costi.

La comunità locale ha reagito con entusiasmo e ad oggi sono state raggiunte 96 quote, con altrettante cassette settimanali di 3 o 4 kg destinate a chi ha aderito. La simbiosi tra i giovani agricoltori e la comunità locale ha portato anche alla realizzazione di diversi progetti, come attività didattiche, eventi, laboratori, collaborazioni con l’università, di cui sono partecipi ma anche promotori i membri della comunità.

E tutti insieme partecipano alla produzione di cibo sano rispettando l’ambiente. I principi a cui si ispirano Lorenzo e Pietro sono quelli dell’agroecologia, che si possono applicare anche in terreni montani, che hanno comunque una buona fertilità di base: un metodo biointensivo con minima lavorazione del suolo, uso di mezzi piccoli, alcune consociazioni di piante tipiche della permacultura, lavoro manuale, nessuna sostanza chimica.

Interessante l’uso di preparati fatti in laboratorio erboristico per combattere i parassiti. Bisogna poi considerare che in montagna la stagionalità è breve e che i raccolti iniziano a fine aprile e continuano fino a Natale, vi sono i rischi di gelate e  animali selvatici. Ma anche in questo ambiente si è riusciti a realizzare un’idea alternativa di economia e società.  Da seguire su Facebook tutte le evoluzioni del progetto.

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cresco — Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti

cresco– si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola

cresco — l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti

cresco —– A nuovi modelli produttivi corrispondono anche diversi modelli distributivi: le CSA o comunità  che sostengono l’agricoltura sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Canada e da qualche anno hanno iniziato a sorgere anche in Italia. Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti. La produzione viene pagata in anticipo e una volta determinato il numero di clienti il contenuto delle cassette può essere pianificato in modo esatto. Inoltre si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola…

cresco—– A Rossana, in Val Varaita, in provincia di  Cuneo nel dicembre 2020 è stata lanciata in un’assemblea locale una delle prime CSA piemontesi … che si è posta due obiettivi: “Produrre cibo sano e biologico attorno a una comunità, secondo meccanismi di mutualismo e solidarietà, e recuperare terreni abbandonati, anche nel tentativo di tutelare suolo e biodiversità e fermare lo spopolamento delle aree interne”, secondo le parole di Pietro Cigna, co-fondatore, insieme a Lorenzo Barra, della Csa….

cresco —– Sono entrambi giovani e della provincia di Cuneo, con interessanti esperienze di vita: Lorenzo, informatico ha fatto anche il cuoco e ha viaggiato in tutto il mondo, Pietro, sempre viaggiando ha conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione e la magistrale in ambito ambientale. Hanno deciso di fermarsi a Rossana, una località montana il cui territorio si estende tra i 500 e i 1300 metri di altitudine…

cresco—– Hanno iniziato affittando terreni (un ettaro in tutto) e coltivando ortaggi a 500 metri, a Rossana, a 700 metri a Melle, e frutti di bosco a 900 metri, (mirtilli, uva spina, ribes, fragole). La ragione che li ha spinti era quella di sperimentare un’agricoltura diversa, più in linea con gli ecosistemi, in armonia con la natura e di realizzare una economia senza profitti ma solo finalizzata a coprire i costi…

cresco —– La comunità locale ha reagito con entusiasmo e ad oggi sono state raggiunte 96 quote, con altrettante cassette settimanali di 3 o 4 kg destinate a chi ha aderito. La simbiosi tra i giovani agricoltori e la comunità locale ha portato anche alla realizzazione di diversi progetti, come attività didattiche, eventi, laboratori, collaborazioni con l’università, di cui sono partecipi ma anche promotori i membri della comunità…

cresco—– E tutti insieme partecipano alla produzione di cibo sano rispettando l’ambiente. I principi a cui si ispirano Lorenzo e Pietro sono quelli dell’agroecologia, che si possono applicare anche in terreni montani, che hanno comunque una buona fertilità di base: un metodo biointensivo con minima lavorazione del suolo, uso di mezzi piccoli, alcune consociazioni di piante tipiche della permacultura, lavoro manuale, nessuna sostanza chimica…

cresco —– Interessante l’uso di preparati fatti in laboratorio erboristico per combattere i parassiti. Bisogna poi considerare che in montagna la stagionalità è breve e che i raccolti iniziano a fine aprile e continuano fino a Natale, vi sono i rischi di gelate e  animali selvatici. Ma anche in questo ambiente si è riusciti a realizzare un’idea alternativa di economia e società.  Da seguire su Facebook tutte le evoluzioni del progetto…

cresco —– A nuovi modelli produttivi corrispondono anche diversi modelli distributivi: le CSA o comunità  che sostengono l’agricoltura sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Canada e da qualche anno hanno iniziato a sorgere anche in Italia. Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti. La produzione viene pagata in anticipo e una volta determinato il numero di clienti il contenuto delle cassette può essere pianificato in modo esatto. Inoltre si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola…

cresco—– A Rossana, in Val Varaita, in provincia di  Cuneo nel dicembre 2020 è stata lanciata in un’assemblea locale una delle prime CSA piemontesi … che si è posta due obiettivi: “Produrre cibo sano e biologico attorno a una comunità, secondo meccanismi di mutualismo e solidarietà, e recuperare terreni abbandonati, anche nel tentativo di tutelare suolo e biodiversità e fermare lo spopolamento delle aree interne”, secondo le parole di Pietro Cigna, co-fondatore, insieme a Lorenzo Barra, della Csa….

cresco —– Sono entrambi giovani e della provincia di Cuneo, con interessanti esperienze di vita: Lorenzo, informatico ha fatto anche il cuoco e ha viaggiato in tutto il mondo, Pietro, sempre viaggiando ha conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione e la magistrale in ambito ambientale. Hanno deciso di fermarsi a Rossana, una località montana il cui territorio si estende tra i 500 e i 1300 metri di altitudine…

cresco—– Hanno iniziato affittando terreni (un ettaro in tutto) e coltivando ortaggi a 500 metri, a Rossana, a 700 metri a Melle, e frutti di bosco a 900 metri, (mirtilli, uva spina, ribes, fragole). La ragione che li ha spinti era quella di sperimentare un’agricoltura diversa, più in linea con gli ecosistemi, in armonia con la natura e di realizzare una economia senza profitti ma solo finalizzata a coprire i costi…

cresco —– La comunità locale ha reagito con entusiasmo e ad oggi sono state raggiunte 96 quote, con altrettante cassette settimanali di 3 o 4 kg destinate a chi ha aderito. La simbiosi tra i giovani agricoltori e la comunità locale ha portato anche alla realizzazione di diversi progetti, come attività didattiche, eventi, laboratori, collaborazioni con l’università, di cui sono partecipi ma anche promotori i membri della comunità…

cresco—– E tutti insieme partecipano alla produzione di cibo sano rispettando l’ambiente. I principi a cui si ispirano Lorenzo e Pietro sono quelli dell’agroecologia, che si possono applicare anche in terreni montani, che hanno comunque una buona fertilità di base: un metodo biointensivo con minima lavorazione del suolo, uso di mezzi piccoli, alcune consociazioni di piante tipiche della permacultura, lavoro manuale, nessuna sostanza chimica…

cresco —– Interessante l’uso di preparati fatti in laboratorio erboristico per combattere i parassiti. Bisogna poi considerare che in montagna la stagionalità è breve e che i raccolti iniziano a fine aprile e continuano fino a Natale, vi sono i rischi di gelate e  animali selvatici. Ma anche in questo ambiente si è riusciti a realizzare un’idea alternativa di economia e società.  Da seguire su Facebook tutte le evoluzioni del progetto…

cresco —– A nuovi modelli produttivi corrispondono anche diversi modelli distributivi: le CSA o comunità  che sostengono l’agricoltura sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Canada e da qualche anno hanno iniziato a sorgere anche in Italia. Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti. La produzione viene pagata in anticipo e una volta determinato il numero di clienti il contenuto delle cassette può essere pianificato in modo esatto. Inoltre si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola…

cresco—– A Rossana, in Val Varaita, in provincia di  Cuneo nel dicembre 2020 è stata lanciata in un’assemblea locale una delle prime CSA piemontesi … che si è posta due obiettivi: “Produrre cibo sano e biologico attorno a una comunità, secondo meccanismi di mutualismo e solidarietà, e recuperare terreni abbandonati, anche nel tentativo di tutelare suolo e biodiversità e fermare lo spopolamento delle aree interne”, secondo le parole di Pietro Cigna, co-fondatore, insieme a Lorenzo Barra, della Csa….

cresco —– Sono entrambi giovani e della provincia di Cuneo, con interessanti esperienze di vita: Lorenzo, informatico ha fatto anche il cuoco e ha viaggiato in tutto il mondo, Pietro, sempre viaggiando ha conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione e la magistrale in ambito ambientale. Hanno deciso di fermarsi a Rossana, una località montana il cui territorio si estende tra i 500 e i 1300 metri di altitudine…

cresco—– Hanno iniziato affittando terreni (un ettaro in tutto) e coltivando ortaggi a 500 metri, a Rossana, a 700 metri a Melle, e frutti di bosco a 900 metri, (mirtilli, uva spina, ribes, fragole). La ragione che li ha spinti era quella di sperimentare un’agricoltura diversa, più in linea con gli ecosistemi, in armonia con la natura e di realizzare una economia senza profitti ma solo finalizzata a coprire i costi…

cresco —– La comunità locale ha reagito con entusiasmo e ad oggi sono state raggiunte 96 quote, con altrettante cassette settimanali di 3 o 4 kg destinate a chi ha aderito. La simbiosi tra i giovani agricoltori e la comunità locale ha portato anche alla realizzazione di diversi progetti, come attività didattiche, eventi, laboratori, collaborazioni con l’università, di cui sono partecipi ma anche promotori i membri della comunità…

cresco—– E tutti insieme partecipano alla produzione di cibo sano rispettando l’ambiente. I principi a cui si ispirano Lorenzo e Pietro sono quelli dell’agroecologia, che si possono applicare anche in terreni montani, che hanno comunque una buona fertilità di base: un metodo biointensivo con minima lavorazione del suolo, uso di mezzi piccoli, alcune consociazioni di piante tipiche della permacultura, lavoro manuale, nessuna sostanza chimica…

cresco —– Interessante l’uso di preparati fatti in laboratorio erboristico per combattere i parassiti. Bisogna poi considerare che in montagna la stagionalità è breve e che i raccolti iniziano a fine aprile e continuano fino a Natale, vi sono i rischi di gelate e  animali selvatici. Ma anche in questo ambiente si è riusciti a realizzare un’idea alternativa di economia e società.  Da seguire su Facebook tutte le evoluzioni del progetto…

cresco —– A nuovi modelli produttivi corrispondono anche diversi modelli distributivi: le CSA o comunità  che sostengono l’agricoltura sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Canada e da qualche anno hanno iniziato a sorgere anche in Italia. Le CSA sono modelli di economia solidale: l’azienda agricola ogni anno pianifica la propria produzione condividendo i costi e i rischi con una comunità di clienti. La produzione viene pagata in anticipo e una volta determinato il numero di clienti il contenuto delle cassette può essere pianificato in modo esatto. Inoltre si formano dei legami tra i membri della comunità che condividono il progetto e tra questi e l’azienda agricola…

cresco—– A Rossana, in Val Varaita, in provincia di  Cuneo nel dicembre 2020 è stata lanciata in un’assemblea locale una delle prime CSA piemontesi … che si è posta due obiettivi: “Produrre cibo sano e biologico attorno a una comunità, secondo meccanismi di mutualismo e solidarietà, e recuperare terreni abbandonati, anche nel tentativo di tutelare suolo e biodiversità e fermare lo spopolamento delle aree interne”, secondo le parole di Pietro Cigna, co-fondatore, insieme a Lorenzo Barra, della Csa….

cresco —– Sono entrambi giovani e della provincia di Cuneo, con interessanti esperienze di vita: Lorenzo, informatico ha fatto anche il cuoco e ha viaggiato in tutto il mondo, Pietro, sempre viaggiando ha conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione e la magistrale in ambito ambientale. Hanno deciso di fermarsi a Rossana, una località montana il cui territorio si estende tra i 500 e i 1300 metri di altitudine…

cresco—– Hanno iniziato affittando terreni (un ettaro in tutto) e coltivando ortaggi a 500 metri, a Rossana, a 700 metri a Melle, e frutti di bosco a 900 metri, (mirtilli, uva spina, ribes, fragole). La ragione che li ha spinti era quella di sperimentare un’agricoltura diversa, più in linea con gli ecosistemi, in armonia con la natura e di realizzare una economia senza profitti ma solo finalizzata a coprire i costi…

cresco —– La comunità locale ha reagito con entusiasmo e ad oggi sono state raggiunte 96 quote, con altrettante cassette settimanali di 3 o 4 kg destinate a chi ha aderito. La simbiosi tra i giovani agricoltori e la comunità locale ha portato anche alla realizzazione di diversi progetti, come attività didattiche, eventi, laboratori, collaborazioni con l’università, di cui sono partecipi ma anche promotori i membri della comunità…

cresco—– E tutti insieme partecipano alla produzione di cibo sano rispettando l’ambiente. I principi a cui si ispirano Lorenzo e Pietro sono quelli dell’agroecologia, che si possono applicare anche in terreni montani, che hanno comunque una buona fertilità di base: un metodo biointensivo con minima lavorazione del suolo, uso di mezzi piccoli, alcune consociazioni di piante tipiche della permacultura, lavoro manuale, nessuna sostanza chimica…

cresco —– Interessante l’uso di preparati fatti in laboratorio erboristico per combattere i parassiti. Bisogna poi considerare che in montagna la stagionalità è breve e che i raccolti iniziano a fine aprile e continuano fino a Natale, vi sono i rischi di gelate e  animali selvatici. Ma anche in questo ambiente si è riusciti a realizzare un’idea alternativa di economia e società.  Da seguire su Facebook tutte le evoluzioni del progetto…