“Il primo manuale di orticoltura bio-intensiva per piccole aziende” pubblicato nel 2015 dal canadese Jean-Martin Fortier (nato nel 1978) è diventato la guida di molti agricoltori in America e Europa e il simbolo di una nuova visione dell’agricoltura, come fondamento dello sviluppo sostenibile.
In quest’opera Fortier descrive come, dopo gli studi in Scienze Ambientali, insieme alla compagna Maude-Hélène Desroches abbia creato dal nulla la sua azienda agricola “Les Jardins de la Grelinette” nel Quebeq, a un’ora di automobile da Montreal.
Hanno iniziato prendendo in affitto un terreno di 1000 mq e adottando il principio “di produrre meglio piuttosto che produrre di più”. Hanno scelto di lavorare soprattutto con attrezzi manuali, limitando l’aquisto di macchinari, allo scopo sia di ridurre i costi iniziali di avvio sia di fare il meno possibile uso dei carburanti fossili. L’obiettivo era di ottenere un’elevata produttività su una piccola superficie e rendere redditizia una micro-azienda agricola, utilizzando i canali della vendita diretta. E ci sono riusciti, ottenendo un margine di profitto del 45%.
Il modello produttivo adottato da Fortier è da lui definito metodo bio-intensivo “mirato a massimizzare la resa di una superficie messa a coltura, facendo attenzione a conservare, se non a migliorare, la qualità del suolo”.
L’area di coltivazione non è organizzata in filari ma in aiuole rialzate permanenti chiamate bancali, arricchite fin dall’inizio con sostanze organiche. Questi bancali vengono arieggiati con la “grelinette” o bioforca, senza rivoltare il terreno, che deve mantenere la sua struttura intatta. Le radici degli ortaggi si possono così sviluppare in profondità e le piante possono essere disposte molto vicine tra loro. Alla fine della loro crescita il fogliame coprirà completamente il terreno, permettendo di conservarne l’umidità e impedendo lo sviluppo delle erbe infestanti. In questo modo si aumenta la produttività del suolo e si riduce la quantità di lavoro necessaria.
Molti di questi principi sono comuni con quelli dell’agricoltura biologica che ha come obiettivo di creare un terreno fertile e sciolto, ma Fortier ha potuto in più sperimentare come raggiungere questo obiettivo evitando la lavorazione del suolo e arricchendolo di grandi quantità di materia organica.
Il manuale di Fortier spiega in modo dettagliato e chiaro come applicare in concreto questi principi e come avviare una micro-azienda agricola: la valutazione degli investimenti iniziali, la scelta del terreno secondo microclima, qualità del suolo, presenza dell’acqua e drenaggio, presenza o assenza di inquinamento, infrastrutture e accesso al mercato, per poi continuare con le pratiche agricole e la scelta delle colture.
Ma il successo di un tale modello produttivo dipende anche dal modello di distribuzione:”La vendita diretta di prodotti locali è alla base della rinascita di un’agricoltura a misura d’uomo”. Abbattendo i margini di profitto di grossisti e distributori il produttore recupera la totalità del prezzo di vendita.
La vendita diretta può avvenire nei mercati contadini, con i gruppi di acquisto solidale, negli spacci aziendali. Molto diffuso negli Stati Uniti e in Canada il modello CSA, l’agricoltura sostenuta dalla comunità di clienti, che diventano co-produttori. La produzione viene pagata in anticipo, prima ancora della semina, per consentire al coltivatore di pianificare le spese, il contenuto e la quantità delle cassette, condividere i rischi degli eventi avversi e soprattutto creare un legame tra le persone e l’azienda.
Questi modelli produttivi e distributivi offrono nuovi valori: l’economia al servizio del cittadino, il rispetto della natura e dei suoi ritmi, l’importanza e la dignità riconosciute al produttore, la necessità di consapevolezza e di riappropriazione dei processi produttivi del cibo da parte dei clienti che formano una comunità, la ricerca di un nuovo stile di vita.
Come scrive Fortier, la divulgazione della sua opera e delle sue idee lo hanno portato a conoscere “moltissima gente impegnata attivamente a costruire un mondo migliore, con l’agricoltura come caposaldo”.
COLTIVARE BIO CON SUCCESSO
Orticoltura bio-intensiva per piccole aziende
Jean Marie Frontier
TERRA NUOVA EDIZIONI
Sito web: lejardiniermaraicher.com
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fortier — “Il primo manuale di orticoltura bio-intensiva per piccole aziende” pubblicato nel 2015 dal canadese Jean-Martin Fortier (nato nel 1978) è diventato la guida di molti agricoltori
fortier — Hanno scelto di lavorare soprattutto con attrezzi manuali
fortier — Il modello produttivo adottato da Fortier è da lui definito metodo bio-intensivo
fff—– “Il primo manuale di orticoltura bio-intensiva per piccole aziende” pubblicato nel 2015 dal canadese Jean-Martin Fortier (nato nel 1978) è diventato la guida di molti agricoltori in America e Europa e il simbolo di una nuova visione dell’agricoltura, come fondamento dello sviluppo sostenibile…
fortier —– Hanno iniziato prendendo in affitto un terreno di 1000 mq e adottando il principio “di produrre meglio piuttosto che produrre di più”. Hanno scelto di lavorare soprattutto con attrezzi manuali, limitando l’aquisto di macchinari, allo scopo sia di ridurre i costi iniziali di avvio sia di fare il meno possibile uso dei carburanti fossili. L’obiettivo era di ottenere un’elevata produttività su una piccola superficie e rendere redditizia una micro-azienda agricola, utilizzando i canali della vendita diretta. E ci sono riusciti, ottenendo un margine di profitto del 45%…
fortier —– Il modello produttivo adottato da Fortier è da lui definito metodo bio-intensivo “mirato a massimizzare la resa di una superficie messa a coltura, facendo attenzione a conservare, se non a migliorare, la qualità del suolo”…
fff—– In quest’opera Fortier descrive come, dopo gli studi in Scienze Ambientali, insieme alla compagna Maude-Hélène Desroches abbia creato dal nulla la sua azienda agricola “Les Jardins de la Grelinette” nel Quebeq, a un’ora di automobile da Montreal….
fortier —– L’area di coltivazione non è organizzata in filari ma in aiuole rialzate permanenti chiamate bancali, arricchite fin dall’inizio con sostanze organiche. Questi bancali vengono arieggiati con la “grelinette” o bioforca, senza rivoltare il terreno, che deve mantenere la sua struttura intatta. Le radici degli ortaggi si possono così sviluppare in profondità e le piante possono essere disposte molto vicine tra loro. Alla fine della loro crescita il fogliame coprirà completamente il terreno, permettendo di conservarne l’umidità e impedendo lo sviluppo delle erbe infestanti. In questo modo si aumenta la produttività del suolo e si riduce la quantità di lavoro necessaria…
—– Molti di questi principi sono comuni con quelli dell’agricoltura biologica che ha come obiettivo di creare un terreno fertile e sciolto, ma Fortier ha potuto in più sperimentare come raggiungere questo obiettivo evitando la lavorazione del suolo e arricchendolo di grandi quantità di materia organica….
—– Il manuale di Fortier spiega in modo dettagliato e chiaro come applicare in concreto questi principi e come avviare una micro-azienda agricola: la valutazione degli investimenti iniziali, la scelta del terreno secondo microclima, qualità del suolo, presenza dell’acqua e drenaggio, presenza o assenza di inquinamento, infrastrutture e accesso al mercato, per poi continuare con le pratiche agricole e la scelta delle colture…
fortier —– Ma il successo di un tale modello produttivo dipende anche dal modello di distribuzione:”La vendita diretta di prodotti locali è alla base della rinascita di un’agricoltura a misura d’uomo”. Abbattendo i margini di profitto di grossisti e distributori il produttore recupera la totalità del prezzo di vendita…
fortier —– La vendita diretta può avvenire nei mercati contadini, con i gruppi di acquisto solidale, negli spacci aziendali. Molto diffuso negli Stati Uniti e in Canada il modello CSA, l’agricoltura sostenuta dalla comunità di clienti, che diventano co-produttori. La produzione viene pagata in anticipo, prima ancora della semina, per consentire al coltivatore di pianificare le spese, il contenuto e la quantità delle cassette, condividere i rischi degli eventi avversi e soprattutto creare un legame tra le persone e l’azienda…
fortier —– Questi modelli produttivi e distributivi offrono nuovi valori: l’economia al servizio del cittadino, il rispetto della natura e dei suoi ritmi, l’importanza e la dignità riconosciute al produttore, la necessità di consapevolezza e di riappropriazione dei processi produttivi del cibo da parte dei clienti che formano una comunità, la ricerca di un nuovo stile di vita…
—– Come scrive Fortier, la divulgazione della sua opera e delle sue idee lo hanno portato a conoscere “moltissima gente impegnata attivamente a costruire un mondo migliore, con l’agricoltura come caposaldo”….
fff—– “Il primo manuale di orticoltura bio-intensiva per piccole aziende” pubblicato nel 2015 dal canadese Jean-Martin Fortier (nato nel 1978) è diventato la guida di molti agricoltori in America e Europa e il simbolo di una nuova visione dell’agricoltura, come fondamento dello sviluppo sostenibile…
fortier —– Hanno iniziato prendendo in affitto un terreno di 1000 mq e adottando il principio “di produrre meglio piuttosto che produrre di più”. Hanno scelto di lavorare soprattutto con attrezzi manuali, limitando l’aquisto di macchinari, allo scopo sia di ridurre i costi iniziali di avvio sia di fare il meno possibile uso dei carburanti fossili. L’obiettivo era di ottenere un’elevata produttività su una piccola superficie e rendere redditizia una micro-azienda agricola, utilizzando i canali della vendita diretta. E ci sono riusciti, ottenendo un margine di profitto del 45%…
fortier —– Il modello produttivo adottato da Fortier è da lui definito metodo bio-intensivo “mirato a massimizzare la resa di una superficie messa a coltura, facendo attenzione a conservare, se non a migliorare, la qualità del suolo”…
fff—– In quest’opera Fortier descrive come, dopo gli studi in Scienze Ambientali, insieme alla compagna Maude-Hélène Desroches abbia creato dal nulla la sua azienda agricola “Les Jardins de la Grelinette” nel Quebeq, a un’ora di automobile da Montreal….
fortier —– L’area di coltivazione non è organizzata in filari ma in aiuole rialzate permanenti chiamate bancali, arricchite fin dall’inizio con sostanze organiche. Questi bancali vengono arieggiati con la “grelinette” o bioforca, senza rivoltare il terreno, che deve mantenere la sua struttura intatta. Le radici degli ortaggi si possono così sviluppare in profondità e le piante possono essere disposte molto vicine tra loro. Alla fine della loro crescita il fogliame coprirà completamente il terreno, permettendo di conservarne l’umidità e impedendo lo sviluppo delle erbe infestanti. In questo modo si aumenta la produttività del suolo e si riduce la quantità di lavoro necessaria…
—– Molti di questi principi sono comuni con quelli dell’agricoltura biologica che ha come obiettivo di creare un terreno fertile e sciolto, ma Fortier ha potuto in più sperimentare come raggiungere questo obiettivo evitando la lavorazione del suolo e arricchendolo di grandi quantità di materia organica….
—– Il manuale di Fortier spiega in modo dettagliato e chiaro come applicare in concreto questi principi e come avviare una micro-azienda agricola: la valutazione degli investimenti iniziali, la scelta del terreno secondo microclima, qualità del suolo, presenza dell’acqua e drenaggio, presenza o assenza di inquinamento, infrastrutture e accesso al mercato, per poi continuare con le pratiche agricole e la scelta delle colture…
fortier —– Ma il successo di un tale modello produttivo dipende anche dal modello di distribuzione:”La vendita diretta di prodotti locali è alla base della rinascita di un’agricoltura a misura d’uomo”. Abbattendo i margini di profitto di grossisti e distributori il produttore recupera la totalità del prezzo di vendita…
fortier —– La vendita diretta può avvenire nei mercati contadini, con i gruppi di acquisto solidale, negli spacci aziendali. Molto diffuso negli Stati Uniti e in Canada il modello CSA, l’agricoltura sostenuta dalla comunità di clienti, che diventano co-produttori. La produzione viene pagata in anticipo, prima ancora della semina, per consentire al coltivatore di pianificare le spese, il contenuto e la quantità delle cassette, condividere i rischi degli eventi avversi e soprattutto creare un legame tra le persone e l’azienda…
fortier —– Questi modelli produttivi e distributivi offrono nuovi valori: l’economia al servizio del cittadino, il rispetto della natura e dei suoi ritmi, l’importanza e la dignità riconosciute al produttore, la necessità di consapevolezza e di riappropriazione dei processi produttivi del cibo da parte dei clienti che formano una comunità, la ricerca di un nuovo stile di vita…
—– Come scrive Fortier, la divulgazione della sua opera e delle sue idee lo hanno portato a conoscere “moltissima gente impegnata attivamente a costruire un mondo migliore, con l’agricoltura come caposaldo”….
fff—– “Il primo manuale di orticoltura bio-intensiva per piccole aziende” pubblicato nel 2015 dal canadese Jean-Martin Fortier (nato nel 1978) è diventato la guida di molti agricoltori in America e Europa e il simbolo di una nuova visione dell’agricoltura, come fondamento dello sviluppo sostenibile…
fortier —– Hanno iniziato prendendo in affitto un terreno di 1000 mq e adottando il principio “di produrre meglio piuttosto che produrre di più”. Hanno scelto di lavorare soprattutto con attrezzi manuali, limitando l’aquisto di macchinari, allo scopo sia di ridurre i costi iniziali di avvio sia di fare il meno possibile uso dei carburanti fossili. L’obiettivo era di ottenere un’elevata produttività su una piccola superficie e rendere redditizia una micro-azienda agricola, utilizzando i canali della vendita diretta. E ci sono riusciti, ottenendo un margine di profitto del 45%…
fortier —– Il modello produttivo adottato da Fortier è da lui definito metodo bio-intensivo “mirato a massimizzare la resa di una superficie messa a coltura, facendo attenzione a conservare, se non a migliorare, la qualità del suolo”…
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fortier —– L’area di coltivazione non è organizzata in filari ma in aiuole rialzate permanenti chiamate bancali, arricchite fin dall’inizio con sostanze organiche. Questi bancali vengono arieggiati con la “grelinette” o bioforca, senza rivoltare il terreno, che deve mantenere la sua struttura intatta. Le radici degli ortaggi si possono così sviluppare in profondità e le piante possono essere disposte molto vicine tra loro. Alla fine della loro crescita il fogliame coprirà completamente il terreno, permettendo di conservarne l’umidità e impedendo lo sviluppo delle erbe infestanti. In questo modo si aumenta la produttività del suolo e si riduce la quantità di lavoro necessaria…
—– Molti di questi principi sono comuni con quelli dell’agricoltura biologica che ha come obiettivo di creare un terreno fertile e sciolto, ma Fortier ha potuto in più sperimentare come raggiungere questo obiettivo evitando la lavorazione del suolo e arricchendolo di grandi quantità di materia organica….
—– Il manuale di Fortier spiega in modo dettagliato e chiaro come applicare in concreto questi principi e come avviare una micro-azienda agricola: la valutazione degli investimenti iniziali, la scelta del terreno secondo microclima, qualità del suolo, presenza dell’acqua e drenaggio, presenza o assenza di inquinamento, infrastrutture e accesso al mercato, per poi continuare con le pratiche agricole e la scelta delle colture…
fortier —– Ma il successo di un tale modello produttivo dipende anche dal modello di distribuzione:”La vendita diretta di prodotti locali è alla base della rinascita di un’agricoltura a misura d’uomo”. Abbattendo i margini di profitto di grossisti e distributori il produttore recupera la totalità del prezzo di vendita…
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fortier —– Questi modelli produttivi e distributivi offrono nuovi valori: l’economia al servizio del cittadino, il rispetto della natura e dei suoi ritmi, l’importanza e la dignità riconosciute al produttore, la necessità di consapevolezza e di riappropriazione dei processi produttivi del cibo da parte dei clienti che formano una comunità, la ricerca di un nuovo stile di vita…
—– Come scrive Fortier, la divulgazione della sua opera e delle sue idee lo hanno portato a conoscere “moltissima gente impegnata attivamente a costruire un mondo migliore, con l’agricoltura come caposaldo”….
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